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Parole semplici dal mondo della biologia e della medicina

La salute è un bene primario; è importante che il cittadino sia bene informato e pronto ad esercitare scelte consapevoli per decidere liberamente del proprio destino e contribuire a costruire la società in cui desidera vivere. Purtroppo, ricercatori e clinici raramente informano il grande pubblico con linguaggio fruibile da un uditorio non specialistico.
500words vuole portare all’attenzione del lettore notizie, aspetti e protagonisti del mondo della biologia e della medicina che possono essere di interesse generale. Continua a leggere

 
A cura di: Eleonora Morini

BERE REGOLARMNTE TE’ E CAFFE PROTEGGE IL NOSTRO CERVELLO

Autore: Zhang Y. et all

Tra il 2006 ed il 2010 in Inghilterra sono state reclutate circa 500.000 persone (dai 39 ai 74 anni), per la creazione della UK Biobank. In questo studio sono stati analizzati i dati dei 365.682 partecipanti con più di 50 anni, fascia di età in cui aumenta il rischio per demenza e ictus, che avevano, all’ingresso nello studio, un’anamnesi negativa per queste patologie e che avevo fornito informazioni sull’uso di tè e caffè. Nei 10 anni di follow up si sono verificati 5.079 casi di demenza e 10.053 di ictus e correlandoli con l’uso quotidiano delle due bevande è emerso che:

  • Bere quotidianamente 3-5 tazze di tè o 2-3 di caffè o la combinazione di entrambi per un totale di 4-6 tazze/die, era associato ad una riduzione del rischio di sviluppare ictus, demenza e demenza post-ictus, fino a raggiungere una riduzione del 50% circa, per le tre condizioni cliniche, in chi assumeva la combinazione delle due bevande.
  • chi beveva quotidianamente queste bevande aveva un rischio ridotto di sviluppare ictus e demenza rispetto a chi non lo faceva e precisamente: bere 2-3 tazze di caffe riduceva del 12% il rischio di ictus e del 7% quello di demenza; berne 2-3 di tè riduceva il rischio rispettivamente del 16% di ictus e del 8% di demenza; ma il beneficio maggiore si aveva per la combinazione delle due bevande, per un totale di 4-6 tazze, arrivando ad una riduzione del 32% per l’ictus e del 28% per la demenza. Sempre per questi consumatori, si riduceva del 48% il rischio di sviluppare una forma di demenza dopo un ictus.

Questo lavoro suggerisce che il consumo di moderate quantità di caffè e tè è associato a un rischio minore di sviluppare ictus e demenza, ma servono ulteriori studi per stabilire con certezza il nesso di causalità, le specifiche sostanze coinvolte e le dosi con cui queste sono in grado di apportare beneficio. Fermo ciò restando, i dati sono molto interessanti e potrebbero avere una grande ripercussione in clinica.


Consumption of coffee and tea and risk of developing stroke, 
dementia and post-stroke dementia: A cohort study in the UK Biobank, ZhangY. et all, PLOS Medicine, novembre 2021; https://doi.org/10.1371/journal.pmed.1003830

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