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A cura di: Vincenzo Trischitta

Gli acidi grassi saturi nella nostra dieta e l’ipercolesterolemia sono o no un problema per la nostra salute?

Aseem Malhotra, cardiologo interventista al Croydon University Hospital di Londra è riuscito a farsi pubblicare dal British Medical Journal una lettera di meditazioni a proposito di alcuni mantra della medicina moderna. In meno di una pagina e mezzo, Malhotra ci ricorda che:

• Spesso si confondono i grassi trans (quelli creati in laboratorio che si trovano nel cibo da fast food, nei muffin, nella margarina) con i grassi saturi (che derivano soprattutto dalle carni e dai formaggi). I primi sono certamente pericolosi i secondi, forse, no.
• L’ossessione del sistema nazionale del Regno Unito (ma possiamo allargare il concetto a quello di tutti i Paesi Occidentali) di abbassare i livelli di colesterolemia, che derivano dai grassi saturi, in tutti gli individui, anche a quelli in buona salute, è stata tale che le statine (farmaci che riducono il colesterolo) sono tra i farmaci più venduti al mondo e sostengono un’attività industriale multi-miliardaria che pesa sulle spalle della collettività.
• Oltre al peso economico per l’intera società, il trattamento con statine ha un peso individuale in termini di effetti collaterali indesiderati (dolori muscolari, disturbi gastrointestinali, alterazioni del sonno e della memoria, disfunzione erettile) che si osservano in un paziente su cinque e portano spesso all’interruzione della terapia.
• Il rischio cardiovascolare è anche sostenuto da fattori di rischio ben più importanti del colesterolo come obesità, diabete, ipertensione arteriosa, elevati livelli di trigliceridi nel sangue e bassi livelli di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo “buono”).
• La dieta mediterranea è ben più efficace delle statine nel prevenire accidenti cardiovascolari, anche in pazienti che abbiano già avuto un infarto.

Saturated fat is not the major issue - Let’s bust the myth of its role in heart disease.
Malhotra A. British Medical Journal, Ottobre 2013.