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Parole semplici dal mondo della biologia e della medicina

La salute è un bene primario; è importante che il cittadino sia bene informato e pronto ad esercitare scelte consapevoli per decidere liberamente del proprio destino e contribuire a costruire la società in cui desidera vivere. Purtroppo, ricercatori e clinici raramente informano il grande pubblico con linguaggio fruibile da un uditorio non specialistico.
500words vuole portare all’attenzione del lettore notizie, aspetti e protagonisti del mondo della biologia e della medicina che possono essere di interesse generale. Continua a leggere

 
A cura di: Eleonora Morini

I CAMBIAMENTI CLIMATICI FAVORISCONO ANCHE…UN CLIMA D'ODIO!

Autore: Stechemesser S. et al

L'incitamento all'odio online è diventato un problema importante, data la sua rapida diffusione, con serie ripercussione sulle condizioni di salute mentale, soprattutto tra i giovani e i gruppi emarginati. D’altra parte ci sono già dati che indicano come anche la salute mentale sia compromessa da temperature estreme.

Gli autori hanno supervisionato circa 4 miliardi di tweet geolocalizzati da 773 città degli Stati Uniti tra il primo maggio 2014 e il primo maggio 2020 ed hanno valutato se c’era una relazione tra i tweet contenenti testi incitanti all'odio e la temperatura locale, isolando, tramite specifici modelli statistici, l’effetto delle temperatura da altri fattori confondenti. L’incitamento all’odio veniva inteso come qualsiasi tipo di messaggio che attaccava o usava un linguaggio discriminatorio nei confronti di una persona o un gruppo di persone sulla base di religione, etnia, nazionalità, razza, colore, discendenza, genere o altri fattori di identità. E’ emerso che:

  • il minor numero di tweet di incitamento all’odio è avvenuto a temperature comprese tra 15° e 18° o comunque nella fascia media di temperatura del luogo di residenza;
  • i tweet di odio aumentavano quando le temperature erano inferiori a 11C° o superiori a 20C°, aumentando del 22%, quando le temperature superavano i 42°C e del 12,5% quando le temperature scendevano a -3°C.


Questo studio documenta come le persone tendono ad avere un comportamento più aggressivo, anche online, quando fuori fa troppo freddo o troppo caldo come probabile conseguenza del disagio dovuto all’incapacità di adattarsi alle temperature estreme. I risultati confermano inoltre da una parte l'importanza di mitigare i cambiamenti climatici per proteggere la salute, anche mentale, dell’umanità, ma anche l’importanza di comprendere meglio le ragioni del dilagare dell’odio on-line per poterlo combattere efficacemente.

 

Temperature impacts on hate speech online: evidence from
4 billion geolocated tweets from the USA.
Stechemesser S. et al,
Lancet Planet Health, settembre 2022;
DOI:https://doi.org/10.1016/S2542-5196(22)00173-5

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