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Parole semplici dal mondo della biologia e della medicina

La salute è un bene primario; è importante che il cittadino sia bene informato e pronto ad esercitare scelte consapevoli per decidere liberamente del proprio destino e contribuire a costruire la società in cui desidera vivere. Purtroppo, ricercatori e clinici raramente informano il grande pubblico con linguaggio fruibile da un uditorio non specialistico.
500words vuole portare all’attenzione del lettore notizie, aspetti e protagonisti del mondo della biologia e della medicina che possono essere di interesse generale. Continua a leggere

 
A cura di: Eleonora Morini

Individuata l’area del cervello che influenza la dipendenza da gioco d’azzardo

Autore: Clark L, “PNAS” aprile 2014

I ricercatori hanno sottoposto sia volontari sani sia pazienti con lesioni in zone differenti del cervello, a due diverse attività di gioco d'azzardo. Sono state scelte la slot machine e la roulette. Nel primo caso, è stato possibile valutare l’illusione dell’autocontrollo, dato dalle "vincite mancate per un soffio”; nel secondo, invece, è stata valutata la suscettibilità alle errate convinzioni circa la probabilità del ripetersi delle sequenze casuali. I partecipanti allo studio, nessuno con pregressa storia di ludopatia, sono stati successivamente intervistati su questa esperienza e in particolare sulle motivazioni che li aveva spinti a perseverare nel gioco. E' emerso che i pazienti con lesione all'insula, una struttura cerebrale che modula le emozioni, erano gli unici a non provare una spinta accresciuta al gioco, alimentata dai due errori di valutazione del rischio esaminati (le sequenze casuali e la quasi vittoria).

Questi dati suggeriscono che proprio un’attività anomala dell’insula faccia percepire in modo errato le possibilità di vincere, a causa di una serie di distorsioni cognitive, che portano a valutare male abilità, fortuna e probabilità, e che sembrano incoraggiare l’abitudine al gioco. Se ciò fosse confermato in studi più ampli, le ripercussioni sarebbero importantissime, in quanto potrebbero permettere di sviluppare terapie farmacologiche e psicoterapie atte a ridurre l’iperattività dell’insula, curando così la dipendenza dal gioco d’azzardo.

Damage to insula abolishes cognitive distortions during simulated gambling,
Clark L, “PNAS” aprile 2014

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