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Parole semplici dal mondo della biologia e della medicina

La salute è un bene primario; è importante che il cittadino sia bene informato e pronto ad esercitare scelte consapevoli per decidere liberamente del proprio destino e contribuire a costruire la società in cui desidera vivere. Purtroppo, ricercatori e clinici raramente informano il grande pubblico con linguaggio fruibile da un uditorio non specialistico.
500words vuole portare all’attenzione del lettore notizie, aspetti e protagonisti del mondo della biologia e della medicina che possono essere di interesse generale. Continua a leggere

 
A cura di: Eleonora Morini

La nicotina può facilitare la dipendenza da droghe pesanti

Autore: Kandel ER and Kandel DB.

Nel 1975 è stata formulate l’ipotesi che l’avvicinamento alle droghe pesanti, nella maggior parte dei casi, avviene gradualmente, iniziando da droghe legali (fumo ed alcool) passando per la marijuana, fino ad arrivare alla cocaina. Il tabacco in modo particolare funge da droga di ingresso (“gataway drug”). Infatti studi in laboratorio e su animali da esperimento hanno dimostrato che i topi che ricevevano nicotina per 7 giorni, prima della cocaina, presentavano un’accentuazione dei comportamenti patologici indotti da quest’ultima.

A livello cerebrale era, inoltre, presente una maggiore attivazione delle aree responsabili della disinibizione e del rinforzo positivo, cioè del motivato desiderio a ripetere l'uso della droga. Tutto ciò è stato confermato, a livello molecolare, da specifiche alterazioni genetiche, indotte dalla nicotina. Quando veniva invertita la somministrazione di cocaina e nicotina, o non venivano somministrate contemporaneamente, non si riscontrava nulla di tutto ciò. Sulla base di questi dati sperimentali, si è passati a testare questa ipotesi sull’uomo ed è emerso che circa il 75% dei consumatori di cocaina era fumatore quando ha iniziato ad usare tale droga e che la dipendenza da cocaina è molto più altra tra i fumatori (20%), rispetto ai non fumatori o ex-fumatori (10-6%).

Viene così fornita una base scientifica all’ipotesi della “gataway drug”: una determinata sostanza da abuso è in grado di modificare specifici circuiti cerebrali potenziando gli effetti di una successiva droga e condizionandone la dipendenza.

Queste osservazioni potrebbero essere applicate anche alle e-cigarettes. Infatti nonostante esse eliminino alcune delle sostanze nocive associate con la combustione del tabacco, rimangono, nella maggior parte dei casi, strumenti di rilascio di pura nicotina, rimanendo pertanto un potenziale facilitatore per la dipendenza da cocaina. Questo pericolo deve sicuramente essere ponderato, ridimensionando l’entusiasmo che circonda questi presidi.

A molecular basis for nicotine as a gateway drug
Kandel ER and Kandel DB.
“The New England Journal of Medicine”, settembre 2014

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