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Parole semplici dal mondo della biologia e della medicina

La salute è un bene primario; è importante che il cittadino sia bene informato e pronto ad esercitare scelte consapevoli per decidere liberamente del proprio destino e contribuire a costruire la società in cui desidera vivere. Purtroppo, ricercatori e clinici raramente informano il grande pubblico con linguaggio fruibile da un uditorio non specialistico.
500words vuole portare all’attenzione del lettore notizie, aspetti e protagonisti del mondo della biologia e della medicina che possono essere di interesse generale. Continua a leggere

 
A cura di: Eleonora Morini

L’aborto volontario: un killer ancora a piede libero in molte parti del mondo

Autore: Ganatra B. et al

In 182 nazioni, nel quadriennio 2010-2014, ci sono stati 56 milioni aborti ogni anno. Usando le linee guida dell’organizzazione mondiale della sanità (WHO) gli autori hanno classificato questi aborti in tre categorie: sicuri, poco sicuri e molto insicuri, a seconda se dei paramenti di sicurezza per la salute della donna (i. personale sanitario qualificato; ii. luoghi conformi agli standard sanitari minimi; iii. metodi raccomandati) ve ne fossero presenti rispettivamente, tre, uno o nessuno. E’ risultato che:

  • Gli aborti volontari sono stati sicuri nel 55%, poco sicuri nel 31% e molto insicuri nel 14% dei casi.
  • Nei paesi in via di sviluppo solo il 20% degli aborti è stato praticato con criteri di sicurezza e ben il 50% degli aborti erano molto insicuri. Nei paesi ad alto e medio reddito, invece, il 16% degli aborti è risultato poco sicuro e solo l’1% è stato praticato in maniera molto insicura.
  • Nei paesi con leggi restrittive, dove cioè la procedura è completamente vietata o consentita solo per salvare la vita della donna o conservarne l’integrità fisica, l’aborto sicuro è stato praticato solo nel 25% dei casi; nei paesi con leggi meno restrittive la percentuale di aborto sicuro sale all’87% dei casi.


Questo studio ha chiarito l’entità del problema degli aborti insicuri ed ha mostrato come il rischio sia maggiormente diffuso nei paesi più poveri e/o con leggi più severe. Per evitare gravidanze indesiderate e aborti non sicuri, diventa quindi fondamentale per i governi certamente promuovere politiche di sostegno della maternità, garantire un’educazione sessuale e l’accesso ai metodi contraccettivi ma anche avere una legislazione avanzata che permetta l’accesso ai servizi sanitari, garanzia di un aborto legale e sicuro.


Global, regional, and subregional classification of abortions by safety,
2010-14: estimates from a Bayesian hierarchical model, Ganatra B. et al,
The Lancet, settembre 2017

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