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Parole semplici dal mondo della biologia e della medicina

La salute è un bene primario; è importante che il cittadino sia bene informato e pronto ad esercitare scelte consapevoli per decidere liberamente del proprio destino e contribuire a costruire la società in cui desidera vivere. Purtroppo, ricercatori e clinici raramente informano il grande pubblico con linguaggio fruibile da un uditorio non specialistico.
500words vuole portare all’attenzione del lettore notizie, aspetti e protagonisti del mondo della biologia e della medicina che possono essere di interesse generale. Continua a leggere

 
A cura di: Eleonora Morini

LE 10 REGOLE D’ORO PER GARANTIRE LA SALUTE AL NOSTRO SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO: LE NUOVE LINEE GUIDA AMERICANE

Autore: Donna K. Arnett et al

La novità di queste linee guida è che sono rivolte, non solo ai sanitari, ma anche ai “non addetti ai lavori”, grazie ad un sintetico decalogodi facile comprensione, riferito agli adulti di età compresa tra 40 e 75 anni, qui di seguito riportato:

  1. Promuovere uno stile di vita sano per tutta la vita.
  2. Capire lo strato sociale dello specifico paziente e le sue limitazioni nel mettere in pratica i consigli forniti (accesso a cibi sani, palestre, reperibilità dei farmaci, etc.) e quindi adeguarli.
  3. Valutare il rischio CV, tramite apposite carte di rischio, in tutti gli adulti tra 40 e 75 anni, prima di iniziare specifiche terapie (statine per l’ipercolesterolemia, anti-ipertensivi, etc.)
  4. Consigliare una dieta sana, come quella Mediterranea, basata sul consumo di verdura, frutta, cereali integrali, proteine vegetali o animali magre, riducendo l'assunzione di grassi saturi, carni lavorate, carboidrati raffinati e bevande zuccherate. Se presente un eccesso ponderale indirizzare a consulenti specializzati (nutrizionista, etc.) per la riduzione del peso corporeo.
  5. Promuovere l’attività fisica moderata per almeno 150 minuti la settimana.
  6. Nei diabetici incoraggiare ancora più fortemente il cambiamento dello stile di vita, associando farmaci ipoglicemizzzati che hanno dimostrato di ridurre anche il rischio CV
  7. Favorire i programmi di cessazione del fumo
  8. Valutare per ogni paziente l’uso della cardioaspirina: non più consigliabile a tutti, indiscriminatamente (per esempio, da non somministrare in prevenzione primaria nei soggetti oltre i 70 anni).
  9. Nei pazienti ipercolesterolemici, impostare terapia con statine in base al quadro lipidico e al grado di rischio CV del singolo paziente (da ciò dipende l’intensità del trattamento)
  10. Impostare terapia anti-ipertensiva in base ai valori pressori e al grado di rischio CV del singolo paziente


Gli autori enfatizzano in fine la necessità di centrare l’attenzione sul paziente e l’utilità indiscutibile di un team multidisciplinare per attuare realmente la prevenzione delle malattie CV, che se fatta adeguatamente, le ridurrebbe dell’80%...e sarebbe proprio un bel risultato!

Donna K. Arnett et al, 2019 ACC/AHA Guideline on the Primary Prevention
of Cardiovascular Disease
A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on
Clinical Practice Guidelines, marzo 2019, Journal of the American College of Cardiology

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